Monumenti: al Carcere Mamertino un nuovo museo e un ingresso al Foro Romano

Un nuovo museo e un ingresso al Foro Romano, di cui il Carcer Tullianum (meglio noto come Carcere Mamertino) faceva parte. E’ la nuova possibilità offerta ai romani e ai turisti, che grazie alla collaborazione tra l’Opera Romana Pellegrinaggi (Orp) e la Soprintendenza per l’area archeologica centrale di Roma renderà uno dei quadranti più visitati al mondo ancora più appetibile e facilmente fruibile. Acquistando, tramite il sito dell’Orp ogli Infopoint di quest’ultima dislocati nei punti turistici nevralgici della Capitale, un biglietto combinato sarà possibile accedere non solo al Carcere Mamertino, ma anche all’area archeologica compresa tra il Foro Romano, il Colosseo e il Palatino. “La riapertura del Carcer Tullianum – ha detto Francesco Prosperetti, Soprintendente per l’area archeologica centrale di Roma – rappresenta un momento importante per la vita culturale della Capitale. Le indagini archeologiche ci restituiscono non solo un monumento celeberrimo, ma la sua straordinaria vicenda, legata a doppio filo con le origini di Roma e dell’intera storia della città”. Nel Carcere Mamertino, che ha più di tremila anni di storia ed è uno dei monumenti più importanti della storia repubblicana, venivano rinchiuse le vittime dei trionfi di Roma, dopo le sfilate che lungo Via dei Fori Imperiali ne celebravano le vittorie. Secoli dopo grandi nemici di Roma come Vercingetorige, vi trovarono posto i nuovi nemici di Roma: i “campioni” della fede cristiana, a cominciare da San Pietro, che – come documenta il museo allestito nel Tullianum – fece sgorgare dalla pietra l’acqua che poi usò per battezzare i reclusi e i carcerieri.

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