Sud Sudan: Valentini (Radio Cattoliche), “tensione alta ma non si spara più”

La tensione resta alta a Juba, capitale del Sud Sudan, dopo i combattimenti divampati nei giorni scorsi. “La situazione è molto caotica e non riusciamo ad avere notizie su cosa stia realmente accadendo in città”, racconta al Sir Enrica Valentini che, proprio a Juba, dirige il Catholic Radio Network, rete di radio cattoliche legate alla Conferenza episcopale di Sudan e Sud Sudan. “La situazione – continua Valentini – è molto frammentata ed è questa forse la novità più grande. La sensazione è quella di trovarsi non tanto di fronte ad uno scontro tra due schieramenti, quello del presidente e del vicepresidente, ma ad una situazione molto più confusa dove non è chiaro a chi siano fedeli i vari gruppi di soldati. Entrambi i leader sembrano non avere il controllo di quanto stia succedendo. Forse è anche per questo che nelle ultime ore non si siano esposti pubblicamente”. I combattimenti più intensi hanno riguardato la zona del palazzo presidenziale, l’aeroporto, attualmente chiuso, e i quartieri di Jebel e Gudele dove si trovano le basi dei Caschi Blu e dei militari del SPLM-IO, le forse fedeli al leader dell’opposizione che, nel mese di maggio, dopo due anni e mezzo di scontri, ha accettato di tornare a Juba dove è nato un governo di coalizione. Un invito alla preghiera per la pace è arrivato dal Consiglio sud sudanese delle Chiese che raduna diverse confessioni cristiane presenti nel Paese.

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