Crisi editoria: l’Ucsi Trentino Alto Adige, in prima linea per salvare posti di lavoro

Il direttivo Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) del Trentino Alto Adige è impegnato a salvaguardare l’occupazione nelle testate radiofoniche e televisive regionali. Nei giorni scorsi il direttivo si è riunito a Trento in seduta straordinaria per “ascoltare i presentatori di un disegno di legge provinciale (di maggioranza e di minoranza) sul sostegno all’emittenza locale con lo scopo di garantire la conservazione dei posti di lavoro”, si legge in una nota. L’incontro, spiega l’Ucsi regionale, “si pone nel solco delle iniziative promosse dell’Unione cattolica stampa italiana del Trentino, per coinvolgere l’intera categoria giornalistica sulle problematiche emergenti, sia di carattere etico sia attinenti alla professione”.
“Di fronte all’acuirsi della crisi che sta mettendo in difficoltà numerose aziende editoriali locali e alla preoccupazione di chi sta per perdere il posto di lavoro – afferma Giustino Basso, presidente dell’Ucsi Trentino Alto Adige – diventa doveroso volgere lo sguardo, con spirito di sollecitudine e condivisione, a questi problemi, anche in considerazione delle forti sofferenze presenti nell’editoria di matrice cattolica”. Due i provvedimenti sul tappeto: uno di minoranza (a firma Claudio Civettini) e uno dell’esecutivo (a firma del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi). Entrambi i disegni di legge hanno come obiettivo “incentivi per il sostegno all’occupazione, per cui è in corso un processo di unificazione dei due testi”.

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