Diocesi: mons. Cornacchia (Molfetta), “vorremmo ancora metterci in ascolto degli sguardi silenziosi di mons. Luigi Martella”

“Caro don Gino, ti dico grazie, a nome mio e dell’intera comunità diocesana. Grazie delle tue parole, del tuo esempio e soprattutto del tuo silenzio! Vorremmo ancora metterci in ascolto, soprattutto dei tuoi sguardi silenziosi, ma carichi di comprensione e di celata sofferenza”. Lo scrive il vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, monsignor Domenico Cornacchia, nell’editoriale pubblicato dal settimanale diocesano “Luce e Vita”, con il quale ricorda ad un anno dalla morte monsignor Luigi Martella, suo predecessore alla guida della diocesi pugliese. “Ti abbiamo conosciuto in molte circostanze e in molteplici aspetti della tua personalità”, prosegue mons. Cornacchia che, “per esprimere la mole di ricordi che albergano nel mio cuore, come penso anche nel cuore dei fedeli che tu hai guidato ed amato”, ricorre all’immagine di una montagna. “È bella da vicino, quando ci inchiniamo a sentirne il profumo dei fiori e dell’erba”, ma “in alta quota, della montagna, vediamo solo uno spicchio della sua realtà immensa e sovrastante”. “Quando cominciamo la discesa – aggiunge – si comincia a godere uno spettacolo ancora più affascinante e carino. Si gode la visione dell’insieme, dell’unità, della totalità, che non annulla il piccolo, il particolare, ma lo abbraccia, lo avvolge in uno sguardo molto più ampio e comprensivo”. “Allontanandoci da quel 6 luglio 2015 – osserva mons. Cornacchia – anche se i particolari non saranno vivi come al tempo in cui tu eri con noi, la totalità gigantesca della tua personalità assumerà la bellezza di una cima montuosa, imperiosa, solenne e attraente”. “Insieme – conclude – continuiamo a volerci bene, a leggere i segni dei tempi, affinché il Buon Dio ci ispiri ciò che edifica, sostiene ed incoraggia il carissimo popolo a noi affidato dalla sua infinita bontà”.

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