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Polonia: i vescovi appoggiano il programma Caritas di “corridoi umanitari” per i profughi mediorientali

Arrivo in Polonia per via aerea, con dei “corridoi umanitari”, dei profughi più bisognosi e sostegno alle loro famiglie rimaste nei Paesi del Medio Oriente da parte delle famiglie e comunità polacche. Questo è il programma della Caritas Polska appoggiato dai vescovi polacchi durante la 373 plenaria conclusasi mercoledì 8 giugno. Il piano di aiuti elaborato su esempio di soccorsi forniti in Italia dalla Comunità Sant’Egidio è condizionato tuttavia dalla stretta collaborazione con l’amministrazione pubblica. Monsignor Krzysztof Zadarko, responsabile per i migranti della Conferenza episcopale polacca afferma che “nonostante la Polonia, per aiutare i profughi, non disponga di mezzi paragonabili a quelli italiani il programma attivato in Italia potrebbe essere in maniera soddisfacente adottato anche qui”. Il presule sottolinea però che esso “sarebbe rivolto alle persone desiderose di soggiornare in Polonia” mentre la maggior parte di profughi è diretta nei Paesi occidentali. La Caritas polacca inoltre, avendo una buona conoscenza in loco dei bisogni delle popolazioni libanesi, giordane, siriane ed irachene, prevede di promuovere l’impegno sistematico da parte delle singole persone, famiglie e comunità polacche ad aiutare i famigliari dei profughi rimasti nei Paesi del Medio Oriente. Al contempo, per i rappresentanti dell’amministrazione ecclesiale e delle Caritas diocesane verrebbe avviato uno speciale programma di formazione relativo alle problematiche migratorie.

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