Un campo estivo per ragazzi nella tendopoli dei migranti stagionali di Saluzzo. E’ l’iniziativa “Datti una mano 3.0” che si svolgerà dal 16 al 23 luglio, organizzata dalla Caritas di Fossano e dalla Caritas di Saluzzo. L’idea, giunta alla terza edizione, nasce dopo un percorso di animazione e sensibilizzazione sul tema delle migrazioni forzate portato avanti nelle scuole di Fossano, al termine del quale i ragazzi si chiedevano: “E noi cosa possiamo fare?”  “Un piccolo gesto di accoglienza verso coloro che ogni estate raggiungono le terre piemontesi in cerca di un lavoro stagionale”, spiegano al settore mondialità della Caritas di Fossano, e “un’opportunità per sperimentare l’integrazione e l’incontro con l’altro, attraverso la costruzione e le relazioni multiculturali, nel rispetto delle alterità di ciascuno”. Durante il campo i ragazzi, dai 16 anni in su, saranno coinvolti in attività con i migranti come la distribuzione dei beni, la gestione degli sportelli, l’officina biciclette, concerti, tornei, corsi d’italiano.  Ci sarà anche l’occasione di approfondire i temi riguardanti le migrazioni e la lotta allo sfruttamento lavorativo, soprattutto nel settore agricolo. Oggi pomeriggio alle 18.30 la Caritas di Fossano organizza un aperitivo (via Vescovado 2) per chi vuole saperne di più. “La volontà – precisano – è quella di aprire mente e cuore per andare oltre quella cultura dello scarto che sempre più caratterizza il nostro tempo. Per vedere i profughi non come un’emergenza sociale, un problema politico o uno strumento di propaganda ma come un richiamo a tornare alla dignità della comune appartenenza all’umanità”.