Colombia: i vescovi chiedono ascolto e dialogo di fronte allo sciopero dei campesinos

Da due settimane diverse zone della Colombia, soprattutto nel Sud del Paese, sono paralizzate a causa dello sciopero dei contadini. Il presidente della Conferenza episcopale colombiana (Cec), mons. Luis Augusto Castro Quiroga, arcivescovo di Tunja, è intervenuto ieri invitando al dialogo il Governo e i leader dei campesinos. “L’attenzione ai contadini è fondamentale, perché la guerra nel nostro Paese è iniziata in campagna, proprio a causa della situazione di marginalità in cui vivevano i lavoratori della terra. In vista del post-conflitto è importante che questa situazione venga risolta”, ha spiegato mons. Castro Quiroga.
Il presidente della Cec ha esortato i campesinos a giungere a un accordo “nel quale essi siano in grado di accettare e fare proposte, con coraggio, chiarezza e onestà, ma sempre nel contesto di non violenza e disponibilità al dialogo”. Ha aggiunto il presule: “Speriamo che tutti capiscano che la via d’uscita da questi problemi è un dialogo che porti a decisioni efficienti, ferme, chiare e che vengano messe in pratica”. Mons. Castro Quiroga ha ancora sottolineato che è importante che i campesinos siano formati all’uso delle nuove tecnologie, per avere un’agricoltura più attenta all’ambiente. Infine, ha rivolto un appello al presidente colombiano Juan Manuel Santos perché ascolti le richieste degli agricoltori, costretti a volte ad azioni come queste per essere ascoltati.

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