Cardinale Menichelli: “Con ‘Scrigni sacri aperti’ sarà un continuo svelare alla meraviglia”

“Meraviglia”: ha usato questa parola il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, per illustrare l’importanza del progetto “Scrigni sacri schiusi. Tesori tra arte e fede” promosso dall’Ufficio diocesano per i beni culturali. “Io metterei queste iniziative sotto una parola: la ‘meraviglia’ – ha esordito l’arcivescovo di Ancona-Osimo -. Noi ci siamo disabituati a questa parola. Questa è una iniziativa che ci invita a una sosta e che ci fa dire anche grazie alla storia pregressa e ai nostri antenati. Con questi ‘scrigni sacri aperti’ sarà un continuo svelare alla meraviglia. Questo aspetto deve portare secondo me a due cose, due novità, due impegni. Il primo è quello della contemplazione. Il nostro è un mondo talmente distratto che non contempla più. E questa sosta, serale o mattutina che sia, per chi vuole diventa un modo per fermarsi, sedersi davanti ad un quadro, davanti ad una rappresentazione, all’interno della chiesa, davanti allo stesso creato. Questa è essa stessa contemplazione”. L’altro aspetto che il cardinale Menichelli ha evidenziato è quello della “possibilità di nutrire l’anima”. L’evento in futuro potrebbe essere collegato alle Giornate dell’anima che quest’anno hannno riscosso notevoli consensi per partecipazione e contenuti. “Iniziative che hanno per cose diverse avuto una risonanza non comune – ha concluso il porporato – Sono contento. Sono 12 anni che sono qui e vedo che,di anno in anno qualche foglia della margherita diventa sempre più splendente. Coniugo uno slogan: “insieme si può”.

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