El Salvador: lettera pastorale dell’arcivescovo di San Salvador sulla violenza che affligge il Paese

Monseñor José Luis Escobar Alas, durante la Homilía Dominical, y conferencia de prensa en la Catedral Metropolitana de San Salvador. Foto: César Avilés

Un contributo per trovare soluzioni al grave problema della violenza arriva dall’arcivescovo di San Salvador e presidente della Conferenza episcopale salvadoregna, mons. José Luis Escobar Alas. “Vedo in città la violenza e la discordia” è il titolo della lettera pastorale, indirizzata ai fedeli e a tutti gli uomini di buona volontà.
La lettera è stata firmata in occasione della festa del Beato Oscar Romero, nel primo anniversario della sua beatificazione, con l’obiettivo di far riflettere, a partire dalla Parola di Dio e dal Magistero, sulla violenza che affligge El Salvador e incoraggiare tutti a confidare, attraverso la preghiera e le azioni, nel Dio della vita, lottando per raggiungere l’obiettivo di una trasfigurazione del nostro popolo”.
Il documento è diviso in tre parti. La prima è intitolata “La violenza in El Salvador”, in cui si propone un resoconto storico che risale fin ai tempi coloniali, per mettere in evidenza che la violenza è ormai diventata nel Paese un problema strutturale, ma non per questo ineluttabile. La seconda parte è una riflessione biblica sul problema urgente della violenza, accompagnata dal titolo “Dove c’è violenza non può essere Dio”. Infine, la terza parte, “Ritorni la tua spada al suo posto,” presenta una proposta di fratellanza e di pace che trae linfa da Gesù Eucaristia e dall’esempio della Vergine Maria.
El Salvador si contende da anni il poco piacevole primato di Paese più violento del mondo con i vicini Honduras e Guatemala. Secondo i dati dell’Istituto di medicina legale di San Salvador nel 2015 si sono contati 6.656 omicidi (116 ogni 100mila abitanti).

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