Morbo di Hansen: Mupendawatu (Santa Sede), colpite ancora oggi 200mila persone all’anno

Il morbo di Hansen, “benché oggi curabile, continua a colpire circa 200mila persone ogni anno distruggendone di fatto il futuro sociale ed economico e condannandole all’emarginazione, spesso insieme al loro intero nucleo familiare”. Lo ha detto monsignor Jean-Marie Mupendawatu, segretario del Pontifico Consiglio per gli operatori sanitari, presentando oggi in Sala Stampa vaticana il Convegno internazionale “Per una cura olistica delle persone affette dal morbo di Hansen rispettosa della loro dignità”, che si svolgerà all’Augustinianum il 9 e il 10 giugno. “Ancora oggi, purtroppo – il grido d’allarme di Mupendawatu a proposito di quella che viene comunemente chiamata lebbra – chi ne è guarito ma è ormai segnato fisicamente da questo male viene emarginato, si vede negati il lavoro, la vita sociale e, nel caso dei più giovani, la scolarizzazione o qualsiasi occasione formativa”. Di qui le “connotazioni drammatiche di chi viene colpito da un morbo che, già conosciuto nell’antichità, continua a diffondersi soprattutto in alcune zone economicamente più povere del pianeta, come ad esempio in alcune aree del Brasile e dell’India”. “Fare il punto della situazione e promuovere sia la prevenzione e l’informazione sia l’assistenza alle persone colpite assicurandone il successivo reinserimento sociale”: questo l’obiettivo del Convegno, organizzato dal citato dicastero pontificio con la Fondazione Il Buon Samaritano e la Fondazione Nippon, in collaborazione con la Fondazione Raoul Follereau, il Sovrano Ordine di Malta e la Sasakawa Memorial Health Foundation. Tre i progetti che scaturiranno dal Simposio, concepito come tappa del percorso degli operatori sanitari in preparazione al Giubileo degli ammalati e dei disabili, in programma domenica prossima, 12 giugno, alla presenza del Papa: in Mali, in Brasile e nel Sud-est asiatico.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy