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Commissione Ue: proposte nuove norme per maggiore tutela minori in procedimenti familiari transfrontalieri

(Bruxelles) – Migliorare le norme Ue a tutela dei minori nelle controversie transfrontaliere sulla responsabilità genitoriale che riguardano affidamento, diritti di visita e sottrazione di minore. È lo scopo delle nuove norme proposte oggi dalla Commissione europea al fine di rendere più rapidi i procedimenti giudiziari e amministrativi e “garantire che l’interesse superiore del minore venga sempre considerato”. La Commissione spiega: “Quando in famiglia sorgono controversie o coppie internazionali si separano, la cooperazione giudiziaria transfrontaliera è fondamentale per offrire ai minori un contesto giuridico sicuro in modo da mantenere i rapporti con entrambi i genitori (e con i tutori), che potrebbero vivere in stati europei differenti”. Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, dichiara: “Per un bambino una delle cose più traumatiche è assistere alle liti dei propri genitori. Quando queste liti sfociano in procedimenti giudiziari di dimensione transnazionale, l’Ue ha la responsabilità di garantire che vengano risolti nel modo più armonioso ed efficiente possibile”.
“Le nuove norme semplificate che abbiamo adottato andranno a vantaggio delle famiglie e dei minori, che beneficeranno di tempi più brevi per la risoluzione dei procedimenti ed eviteranno le onerose spese che spesso tali procedure comportano. Dobbiamo assicurare la compatibilità di regimi giuridici differenti al fine di ridurre al minimo complicazioni, ritardi, sofferenze e incertezze”. La materia è delicata, complessa e controversa; la Commissione punta soprattutto a: procedure più efficienti in caso di sottrazione transfrontaliera di minore da parte di uno dei genitori; garanzia di ascolto del minore, garantendo che possa esprimere il proprio punto di vista in tutti i procedimenti relativi al suo caso; esecuzione rapida delle decisioni in altri Stati membri; migliore cooperazione tra le autorità degli Stati membri. La proposta adottata dalla Commissione sarà trasmessa al Consiglio dei ministri Ue e richiede il parere consultivo dell’Europarlamento.

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