Genocidio: voto a Berlino, “Bundestag s’inchina di fronte alle vittime del massacro degli Armeni e altre minoranze cristiane del Regno ottomano”

“Il Bundestag tedesco s’inchina di fronte alle vittime della deportazione e del massacro degli Armeni e delle altre minoranze cristiane del Regno ottomano, iniziato oltre un secolo fa. Deplora le azioni dell’allora governo dei Giovani turchi, che ha condotto alla quasi completa distruzione degli armeni nell’Impero Ottomano”: così comincia la risoluzione approvata dal Bundestag tedesco ieri con un solo voto contrario e un’astensione. La morte di oltre un milione di persone di etnia armena “è un esempio della storia degli stermini di massa, delle pulizie etniche, delle espulsioni e dei genocidi, di cui è segnato il XX secolo in modo così terribile. Siamo consapevoli dell’unicità dell’Olocausto, verso il quale la Germania ha colpa e responsabilità”, recita il testo presentato da Cdu/Csu, Spd e i Verdi in cui si riconosce anche la corresponsabilità del Reich tedesco. Per questo il Bundestag sente “la responsabilità storica della Germania” e di doversi adoperare affinché “Turchia e Armenia superino le tombe del passato per cercare vie di riconciliazione e comprensione”. Specifica ancora il testo: “Occorre distinguere tra la colpa degli autori e la responsabilità di chi vive oggi”. Ricordare il passato è “un monito a restare vigili e prevenire l’odio e la distruzione che sempre nuovamente minacciano persone e popoli”; seppur difficile, l’onesta rielaborazione della propria storia “è il fondamento più importante per la riconciliazione all’interno della società e con gli altri”. Dopo il voto la cancelliera tedesca, non presente al momento del voto, ha auspicato che i rapporti tra Germania e Turchia rimangano buoni. Il Presidente turco Erdogan ha invece richiamato l’ambasciatore per consultazioni e ha parlato di un atto ostile di Berlino verso Ankara.

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