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“L’emergenza proseguirà per vari mesi e anzi si è estesa a nord al litorale della regione del Los Ríos e alla città di Valdivia. Questo significa che non si possono pescare frutti di mare e neppure mangiarli, salvo in alcune zone in cui questo è consentito dalle autorità. La conseguenza di tale situazione è che non ci sarà lavoro, anzi aumenterà la disoccupazione, che già prima era elevata”. È la preoccupazione espressa dall’arcivescovo di Puerto Montt, monsignor Cristián Caro Cordero, in merito alla “marea rossa” che sta uccidendo il mare in Cile. In questa situazione la Chiesa è in prima linea: “Fin dall’inizio della crisi noi vescovi con i parroci siamo stati vicini alla gente, abbiamo pregato con loro e per loro ed abbiamo organizzato nelle parrocchie raccolte di alimenti. Durante la crisi la Chiesa ha chiesto dialogo, adoperandosi perché la forza pubblica non intervenisse nelle manifestazioni e per aumentare le quote di indennizzo. Inoltre, ha chiesto che si formino tavoli di lavoro che studino le soluzioni da portare in questa emergenza e ha incoraggiato a studiare la cause all’origine del fenomeno”.