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Consiglio europeo: Tusk, “nessun negoziato fino a notifica da Londra”. “Europa da riformare”. A settembre summit a Bratislava

(Bruxelles) “Non ci saranno negoziati” per il Brexit “finché il governo del Regno Unito non notificherà” ufficialmente la sua volontà di uscire dall’Unione europea. Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, conferma quanto emerso nei giorni scorsi dopo il referendum inglese del 23 giugno. La seconda giornata del Consiglio, svoltosi a 27 e dunque senza il rappresentante britannico, ha certificato la distanza creatasi tra Londra e il resto dell’Europa comunitaria. Tusk, chiudendo il summit, ha spiegato: “I 27 leader presenti oggi hanno ribadito che l’accesso al mercato unico europeo richiede l’accettazione delle quattro libertà fondamentali dell’Ue (libertà di circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi – ndr) e che non vi potranno essere eccezioni”. Di fatto è uno stop al Regno Unito, che invece “rimarrà un partner importante” dell’Ue sotto vari aspetti, ma negoziando da capo i rapporti con l’Ue. Tusk poi riconosce che “questa Europa va riformata e così abbiamo cominciato a discuterne questa mattina”. Un nuovo summit in questa direzione si svolgerà il 16 o 17 settembre a Bratislava.

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