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Consiglio europeo: Tusk, “Regno Unito deve chiedere avvio procedura di uscita”. Domani summit senza Cameron

Donald Tusk

(Bruxelles) “Dobbiamo rispettare la volontà degli elettori del Regno Unito, ma anche rispettare i nostri trattati; ed è il governo britannico che deve avviare il processo di uscita dalla Ue. È l’unico modo legale che abbiamo” per procedere dopo il Brexit. Donald Tusk chiarisce alcuni punti in vista del Consiglio europeo che, dal pomeriggio di oggi e fino a domani, dovrà occuparsi principalmente del dopo-referendum inglese. “L’Europa è pronta ad avviare il processo di divorzio, anche oggi, senza alcun entusiasmo. Questo non è lo scenario che stavamo sognando”, aggiunge. “Abbiamo precise procedure, abbiamo un piano di lavoro pronto. Ma – ribadisce – vorrei sottolineare molto chiaramente: senza la notifica da parte del Regno Unito, non possiamo avviare alcun negoziato sul processo di uscita” del Regno Unito, né “sulle nostre relazioni future”. Quindi una “confessione”: Brexit “non è solo questione di procedure, politica e interessi, ma coinvolge anche le nostre emozioni e sensazioni”. Eppure “quanto è successo, è successo e dobbiamo andare avanti”. Oltre al Brexit, si parlerà di migrazioni, Ucraina, cooperazione con la Nato. Domani, poi, il Consiglio proseguirà i lavori a 27, senza Cameron. “Uno dei temi sarà il nuovo processo di riflessione, anche per un nuovo impulso all’Europa”. Tusk annuncia un Consiglio informale a settembre su questi temi, che dovrebbe svolgersi a Bratislava, dato che dal 1° luglio la presidenza di turno dell’Unione passerà alla Slovacchia.

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