Brexit: Pittella (S&D), “Europa non è un trattato, ma un ideale”. Smith (Scottish National Party), “non lasciateci soli”

Bruxelles, 28 giugno: il deputato europeo scozzese Alyn Smith (foto SIR/PE)

(Bruxelles) “Il primo pensiero va a giovani britannici che hanno scelto l’Europa” della “pace, della ricerca, dell’Erasmus, del dialogo e del rispetto interreligioso. Nessun referendum potrà spezzare il filo che lega il Regno Unito all’Europa”, la quale “non è un trattato ma un ideale”. Gianni Pittella, capogruppo dei Socialisti e democratici (S&D) al Parlamento europeo, è intervenuto oggi durante la plenaria straordinaria a Bruxelles. Syed Kamall, leader dei Conservatori inglesi all’Assemblea, è parso invece minimizzare gli eventi in corso. “Ora che il popolo britannico si è espresso – ha affermato – è giunto il momento di guardare al futuro e smetterla di rivangare il passato”. A suo avviso “Gran Bretagna e Unione europea devono rimanere partner stretti per gli anni a venire”. Per il liberale Guy Verhofstadt “è difficile accettare una decisione che non si condivide”; del resto “restare a lungo nell’incertezza peggiorerebbe la situazione”. Da qui la richiesta di procedere con i negoziati per il Brexit. Ampio sostegno, in aula, all’eurodeputato Alyn Smith, leader dello Scottish National Party: dopo aver spiegato che la Scozia è “europeista” ha chiesto al Parlamento europeo di “non abbandonare la Scozia. Noi non vi abbiamo deluso – ha dichiarato Smith fra gli applausi – ora non lasciateci soli”. Invece la nazionalista francese Marine Le Pen ha sostenuto che il Brexit “è il più importante evento storico dalla caduta del muro di Berlino” e “un grido di amore del popolo britannico per il suo Paese”.

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