This content is available in English

Brexit: Juncker (Commissione Ue), “triste per il voto britannico, ma la democrazia è democrazia”

Bruxelles, 28 giugno: l'intervento di Juncker al Parlamento europeo. Alla sua destra Nigel Farage

(Bruxelles) “Gli amici britannici si sono espressi. È una decisione da rispettare, la democrazia è democrazia e noi la rispettiamo”. Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, intervenendo alla plenaria dell’Europarlamento, ha chiesto coerenza al premier inglese Cameron: “Chiedo un chiarimento. I cittadini hanno votato, ma ora c’è un’esitazione” a Londra. “Occorre invece agire di conseguenza, rispettando il voto, la decisione assunta mediante il suffragio universale britannico”. L’Europa “non è una questione solo cerebrale. Possiamo dire che siamo tristi dopo il voto britannico e non lo nascondiamo. Non è sentimentalismo spicciolo, è un profondo convincimento. Io – ha aggiunto Juncker – avrei voluto che il Regno Unito rimanesse sempre con noi. Ma ha deciso diversamente e occorre assumerne le relative conseguenze”. Juncker ha proseguito: “Oggi vedrò Cameron. Gli sarò sempre amico, ma gli chiederò di chiarire al più presto la posizione del suo Paese. Non possiamo rimanere nell’incertezza senza fine”, che “fa male” sia al Regno Unito che all’Europa. Poi una dura reprimenda al leader indipendentista Nigel Farage, europarlamentare inglese: “In qualche misura sono sorpreso di vederla qui. Lei era a favore della Brexit e i britannici hanno votato per la Brexit”. E ancora: con Londra “non ci saranno negoziati segreti”, “agiremo alla luce del sole”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy