Papa in Armenia: Vian (L’Osservatore Romano), “sguardo positivo di Papa Francesco” fondato su fede e vangelo

“Con il viaggio in Armenia il Pontefice ha compiuto un’altra visita del cuore, nata già in Argentina dalla consuetudine e dall’amicizia con i figli esuli di una terra scabra come le sue pietre e dolce come le melodie dei suoi canti”. Lo scrive Giovanni Maria Vian nell’editoriale de “L’Osservatore Romano”, intitolato “Sguardo positivo”. “Nella visita e nella conversazione con i giornalisti” sul volo aereo di ritorno “si sono intrecciate la dimensione ecumenica e quella politica, ma nel senso delineato da Paolo VI in una riflessione che risale alle prime settimane di pontificato, dove appunto la ‘politica papale’ è definita ‘iniziativa sempre vigilante al bene altrui’. Ospite di Karekin II, in quasi tutti i momenti della visita il Pontefice è stato accompagnato dal ‘supremo patriarca e catholicos di tutti gli armeni’. E il viaggio è stato suggellato dalla firma di una dichiarazione, ennesimo passo di ‘un cammino comune già molto avanzato’ verso l’unità. Che, come ha detto il Papa, non è ‘un vantaggio strategico’, e tantomeno sottomissione o assorbimento, ma adesione alla volontà di Cristo per offrire al mondo la testimonianza del Vangelo”. Vian aggiunge: “Ed è la storia a insegnare che nei secoli la testimonianza cristiana degli armeni ha attraversato prove tremende, fino ai massacri di un secolo fa, ‘tragico mistero di iniquità’ che Papa Francesco non ha esitato a definire ‘genocidio’”.
“Senza intenti offensivi o rivendicativi, ma per ripetere che le atrocità inflitte allora sono ‘le sofferenze delle membra del corpo mistico di Cristo’, come ha scritto Giovanni Paolo II, e dunque ‘ci appartengono’ ha ripetuto il suo successore, sottolineando che ‘ricordarle non è solo opportuno’, ma ‘doveroso’”. “Lo sguardo positivo di Papa Francesco, ribadito con tranquilla determinazione nella lunga conversazione con i giornalisti, è fondato sulla fede e sa appunto che la memoria così purificata diviene ‘capace di incamminarsi per sentieri nuovi e sorprendenti’. E sono le vie dell’incontro e della riconciliazione che il Pontefice ha chiesto ai giovani di percorrere”. “Sguardo positivo che nella conferenza stampa il Papa ha confermato su tutto: parlando del ruolo della donna nella Chiesa, del riconoscimento delle colpe dei cristiani per le mancanze accumulatesi nel corso della storia, del concilio ortodosso di Creta, del dialogo ecumenico con i protestanti e della situazione dell’Unione europea dopo il referendum britannico”.

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