Diocesi: Lamezia Terme, celebrato il Giubileo delle Istituzioni. L’appello del vescovo, ci siano “politici veramente innamorati del bene comune”

“Non è facile amministrare una terra piena di emergenze come la nostra, segnata ogni giorno da piaghe come la disoccupazione giovanile, l’assenza e la scarsità di servizi, la mancanza di lavoro e la criminalità”. È stato questo il monito rivolto dal vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, ai partecipanti al Giubileo delle Istituzioni: sindaci del comprensorio lametino in fascia tricolore, consiglieri regionali, rappresentanti del mondo dell’impresa, del sindacato e dei lavoratori che si sono ritrovati ieri nella cattedrale. Il presule ha ricordato che “la politica, così tanto denigrata e della quale in questi anni si è affermata un’immagine negativa e distorta nella società italiana, è in realtà una vocazione altissima, la forma più alta della carità. L’occasione del Giubileo è un appello alla conversione non come scelta momentanea, ma come cammino e impegno che dura per tutta la vita. Senza conversione non c’è amore per il bene comune, che è ciò che serve per camminare insieme come istituzioni, impresa e mondo del lavoro”. Dal vescovo anche un pensiero “ai tanti stranieri che sono giunti nel nostro territorio per trovare lavoro: anch’essi interpellano la nostra solidarietà e la nostra responsabilità”. “Prego il Signore che ci dia sempre politici veramente innamorati del bene comune”, ha concluso Cantafora rinnovando l’appello a “mettere insieme le forze, superando le contrapposizioni, e a lavorare insieme per il bene comune che non ha colori ideologici, ma un solo colore: il bene dell’uomo e di tutti gli uomini”.

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