Legalità: Consulta nazionale Antiusura, a Polistena la Prima marcia degli amministratori sotto tiro

“Sì solidarietà e legalità. No alle mafie”. È lo slogan che la Consulta nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” ha condiviso alla Prima Marcia nazionale degli Amministratori sotto tiro svoltasi oggi a Polistena (Reggio Calabria). Un territorio spesso ostaggio delle mafie è diventato avamposto di legalità e di contrasto alla cultura criminale che in Calabria in modo particolare ha alimentato il fenomeno dell’usura e delle estorsioni. La Calabria, infatti, nel corso del 2015 è stata una delle regioni più sovvenzionata dal Fondo di Solidarietà in virtù del fatto che tali fenomeni criminali sono stati più aggressivi e pervasivi. La Consulta nazionale rappresenta un importante presidio di legalità nel territorio calabrese con sei Fondazioni Antiusura. Mons. D’Urso, infatti, ha voluto personalmente essere presente accompagnando i volontari delle Fondazioni. Era presente inoltre Attilio Simeone, in rappresentanza delle Associazioni aderenti al Cartello Insieme contro l’Azzardo. L’Azzardo è una delle principali cause di ricorso al prestito usurario sempre più spesso condizione di sovraindebitamento di milioni di famiglie italiane ridotte in stato di estrema povertà e disperazione. L’usura e l’azzardo sono delle piaghe economiche, sociali e umane che annullano la persona nella sua dignità sino a spingerla al suicidio. Per la Regione Calabria la marcia della legalità sia l’inizio di un percorso rivolto a dotarsi quanto prima di provvedimenti legislativi contro l’usura e l’azzardo. L’auspicio – hanno dichiarato mons. D’Urso e Simeone – è che questa giornata sia l’inizio di un lavoro “in rete” tra le associazioni presenti di lotta all’illegalità e alla criminalità affinché ognuna di essa ponga a disposizione della rete la propria peculiarità ed esperienza per costruire solide basi di legalità e giustizia per le nuove generazioni. La numerosa presenza di giovani alla marcia è la testimonianza che una nuova cultura è già presente nella società, il compito delle istituzioni è di farla germogliare.

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