Brexit: Ongaro (Academy of the Social Sciences), “occasione per ridefinire l’identità dell’Unione europea”

(Londra) Una quarta conseguenza del Brexit è evidenziata dal professor Edoardo Ongaro: “Questo potrebbe essere un momento in cui si definisce l’identità della Ue”. Fino al punto di permettere la costruzione di una identità politica? “Difficile dirsi, le divisioni tra i ventisette Paesi dell’Ue, e all’interno di ciascuno, sono importanti. Ma tutto può essere: è proprio quando si è sotto pressioni che le identità politiche collettive si costruiscono”. Infine Ongaro parla di “una questione di metodo: il referendum è uno strumento appropriato quando si tratta di relazioni e trattati internazionali? È possibile comprimere la complessità delle relazioni internazionali dentro una scelta tra sì’ e no? Non dovrebbero i partiti prendersi la responsabilità e inserire scelte come rimanere o abbandonare l’Ue nel proprio programma elettorale? In Italia, la Costituzione proibisce di sottoporre a referendum i trattati internazionali, perché i ‘padri costituenti’ considerano una tale materia non di pertinenza di uno strumento come il referendum. Forse persino la più antica democrazia del mondo dovrebbe riconsiderare almeno questo aspetto del suo funzionamento?”. In effetti, conclude Ongaro, il referendum di ieri tecnicamente è solo consultivo e non legalmente vincolante, però il significato politico di una consultazione popolare è evidente e occorre dunque tenerne conto.

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