Diocesi: don Battaglia (vescovo eletto a Cerreto), “vengo come viandante” e “sogno Chiesa dalle porte aperte, samaritana, povera, sinodale”

“Vengo come viandante e accanto a voi voglio camminare, con la gioia nel cuore, verso la terra dei miei, dei nostri sogni”. Lo scrive don Domenico Battaglia, del clero dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, canonico e presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, alla Chiesa di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti alla cui guida è stato nominato oggi da Papa Francesco a seguito della rinuncia presentata da monsignor Michele De Rosa. Nel saluto alla diocesi campana, don Battaglia richiama il sogno di Chiesa delineato da Papa Francesco lo scorso novembre al Convegno ecclesiale di Firenze e commenta: “E’ questa la Chiesa che io sogno di abitare: una Chiesa dalle porte aperte a tutti”, dove “si vive e si celebra la vita delle donne e degli uomini, intrisa di gioie e dolori. Una Chiesa in uscita, samaritana, libera, fedele al Vangelo. Una Chiesa povera. Una Chiesa sinodale, in ascolto dello Spirito Santo”. “E’ su questa strada che vorrei che ci incontrassimo, come artigiani di pace, come creatori di infinito e costruttori di storia” per “andare incontro ai volti conosciuti dalla fatica, dal dolore, dalla povertà, dall’ingiustizia sociale, dall’esclusione, dalla violenza”. “Accoglietemi come figlio, fratello ed amico – le parole di don Battaglia -. Accoglietemi come pastore e padre perché insieme possiamo sentire l’abbraccio di Dio”. “Al mio predecessore, il vescovo Michele, che ha guidato e sorretto questa Chiesa con cuore generoso – conclude -, esprimo profonda gratitudine”.

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