Catholicos Karekin II: genocidio armeno. Messaggio del Papa “ascoltato da un certo numero di Nazioni”

“Apprezzo molto il sostegno dimostrato nei confronti del nostro popolo e della Chiesa armena dal nostro amato fratello Papa Francesco di Roma”. Alla vigilia del viaggio del Papa in Armenia, il Catholicos Karekin II, capo della Chiesa apostolica armena, torna ad esprimere la “gratitudine” della sua gente per la Messa celebrata da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro in occasione del 100° anniversario del genocidio armeno. “Questa iniziativa – aggiunge – ha rappresentato un messaggio rivolto a tutto il mondo, che è stato ascoltato da un certo numero di nazioni le quali, successivamente, hanno riconosciuto il genocidio armeno”. “Milioni di figli della nostra nazione – ricorda il Catholicos – sono stati costretti all’esilio e sottoposti a un massacro pianificato, migliaia di monasteri e chiese sono stati distrutti, innumerevoli tesori culturali sono stati annientati. Molti sono stati costretti a convertirsi, i loro discendenti ora vivono in Turchia, e a un secolo di distanza hanno ancora paura di rivelare la loro identità etnica o anche soltanto di parlarne”. “Purtroppo – prosegue -, il mondo è rimasto in silenzio mentre si svolgeva questa tragedia, creando così occasioni per nuovi crimini”. E conclude: “Siamo convinti che la comunità internazionale non deve esitare a pronunciare giudizi chiari, perché il modo migliore per prevenire simili crimini e forme di violenza consiste nel condannarli e bloccarli in modo tempestivo. Oggi è possibile garantire una fondazione pacifica e armoniosa delle diverse nazioni, religioni e culture soltanto dimostrando buona volontà e unendo gli sforzi di tutti. Ciò è tanto più urgente oggi, quando vediamo le condizioni dolorose che stanno vivendo l’Iraq, la Siria e altri paesi del Vicino Oriente, a causa delle quali tante persone innocenti muoiono e tesori storici e culturali vengono distrutti”.

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