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Brexit: Longley (giornalista), “responsabilità del voto dei leader britannici e dell’Unione europea”

Clifford Longley

(Londra) Un divario incolmabile tra le classi dirigenti britanniche e la gente comune, impoverita dalla crisi economica e dalla globalizzazione. Questa la spiegazione di Clifford Longley per il Brexit per il quale ha votato la maggioranza dei cittadini del Regno Unito. Cattolico, ex corrispondente religioso del “Times” e del “Daily Telegraph”, Longley pensa che “molte persone del Regno Unito, soprattutto bianchi appartenenti alle classi lavoratrici, non hanno capito come una immigrazione di massa, da altre zone europee, possa aiutarli a raggiungere uno standard decente di vita”. “È una preoccupazione alla quale il milionario Cameron e i suoi ricchi colleghi Tory non hanno saputo rispondere”, dice Longley. ”Anzi hanno aggravato la situazione di chi si vede portare via il lavoro dagli immigrati dell’est europeo tagliando, con un duro piano di austerity, i servizi pubblici. Scuole, ospedali, trasporti, sicurezza sociale, economia, indeboliti dal piano di austerity del governo, non reggono l’urto di circa duecentomila immigrati all’anno – ma la cifra è in continuo aumento – che arrivano dagli altri Paesi europei”. Secondo Longley, “la responsabilità di questo voto non è soltanto della classe dirigente britannica. Anche i leader dell’Unione europea sono responsabili di non aver capito che cosa stava succedendo. Hanno trasformato il libero movimento dei lavoratori in un dogma inflessibile senza spiegare ai britannici perché questa libera circolazione delle genti è così importante”.

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