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Brexit: Justin Welby (arcivescovo Canterbury), “dobbiamo rimanere costruttori di ponti, non di barriere”

“Come cittadini del Regno Unito, qualsiasi siano state le nostre opinioni durante la campagna referendaria, dobbiamo ora essere uniti nel comune compito di costruire un Paese generoso e lungimirante e contribuire alla sviluppo umano nel mondo. Dobbiamo rimanere ospitali e compassionevoli, costruttori di ponti e non barriere”. È il messaggio che l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, leader spirituale della Comunione anglicana, ha rivolto questa mattina al Paese, insieme all’arcivescovo di York, John Sentamu, sulla scelta dei cittadini britannici di uscire dall’Ue. L’arcivescovo Welby che nei giorni scorsi si era dichiarato a favore del “remain”, oggi ammette: “L’esito di questo referendum è stato determinato dalla gente di questo Paese. Ora è responsabilità del governo, con il sostegno del Parlamento, dare pienamente conto del risultato del referendum, e, alla luce di questo, decidere i passi successivi da compiere. Questa mattina, il primo ministro David Cameron ha offerto un quadro di riferimento per quando questo processo potrebbe iniziare formalmente”. Secondo il leader anglicano, “il voto di uscire dall’Unione europea significa che dobbiamo tutti ri-immaginare ciò che significa essere nel Regno Unito in un mondo interdipendente e quali valori e virtù dovrebbero modellare e guidare le nostre relazioni con gli altri”. “Molti di coloro che vivono in mezzo a noi e accanto a noi, come vicini, amici e colleghi di lavoro provengono da oltreoceano e alcuni sentono un profondo senso di insicurezza. Dobbiamo rispondere offrendo rassicurazione, prendendoci cura della nostra società meravigliosamente diversificata, e affermando che il contributo di tutti e di ciascuno è unico”. L’arcivescovo chiede agli inglesi di rimanere ancorati ai principi che hanno dato “il meglio della nostra nazione”: “Unità, speranza e generosità ci permetteranno di superare il periodo di transizione che ora si aprirà” e assicura preghiere per “tutti i nostri leader, soprattutto per il primo ministro David Cameron nei suoi mesi restanti in carica. Preghiamo anche per i leader in Europa, e in tutto il mondo, in quanto si trovano ad affrontare questo drammatico cambiamento. Preghiamo soprattutto perché possiamo costruire una buon Regno Unito che, sebbene si rapporterà con il resto dell’Europa in modo nuovo, farà sempre parte delle nazioni nella ricerca del bene comune in tutto il mondo”.

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