Brexit: don Serra (Mci in Gran Bretagna), “lascerà solchi profondi nella storia del Paese e dell’Europa “

Il risultato referendario che ieri ha chiamato al voto i cittadini britannici ha prodotto “un’ondata di incertezza enorme e i suoi riverberi  stanno producendo effetti gravi attimo dopo attimo”. A dirlo è il delegato delle Missioni cattoliche italiane in Gran Bretagna, don Antonio Serra. Le dimissioni del Primo ministro, David Cameron, l’intervento del Governatore che invita alla calma nonostante la progressiva oscillazione verso il basso della sterlina rispetto al dollaro e i dati negativi in Borsa di tutte le banche britanniche, l’insoddisfazione della Scozia che annuncia la volontà di un nuovo referendum per uscire dalla Gran Bretagna e rientrare in Europa, sono “solo i primi riverberi di un risultato che lascerà solchi profondi nella storia del Paese, dell’Europa e delle politiche internazionali. Se il risultato referendario ha minato il proverbiale aplomb inglese – spiega don Serra –  non poteva lasciare indifferenti le centinaia di migliaia di cittadini italiani residenti nel Regno Unito. Poiché la presenza degli italiani è variegata, variegate sono anche le reazioni: alla seria preoccupazione di chi si trova in Gran Bretagna per motivi economici, risponde lo spensierato umorismo dei giovani che su Facebook si sono sbizzarriti con post umoristici che, al di là del momento indubbiamente drammatico, lasciano intravvedere la speranza che, al di là del risultato del voto,  chi vive e lavora seriamente in questo Paese continuerà ad essere accolto e valorizzato come lo è stato sino ad ieri”. Oggi in Gran Bretagna vivono 238mila persone con passaporto italiano. Nell’ultimo anno sono stati circa 14mila i cittadini italiani che si sono trasferiti in questo Paese.

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