Svizzera: pedofilia. Creata dai vescovi una Commissione “indipendente” a Losanna. 500mila franchi svizzeri per ora messi a disposizione

Prima l’Inghilterra, l’Irlanda e il Belgio, poi la Francia, ora la Svizzera. È stata presentata ieri alla stampa a Losanna la costituzione nella Svizzera francese di una “Commissione di ascolto, conciliazione d’arbitraggio e riparazione” (Cecar), istituita dalla Conferenza episcopale svizzera, alla quale possono rivolgersi le vittime di abuso sessuale sui minori commessi da preti e operatori pastorali. Da settembre, le vittime di abuso il cui reato è prescritto, possono direttamente rivolgersi alla Commissione che viene definita “indipendente” dove potranno “trovare ascolto neutro e sostegno”. Un sito Internet permetterà di prendere un primo contatto. A presiedere la Commissione è Sylvie Perrinjaquet, già consigliere di Stato. L’iniziativa – si legge su cath.ch – si ispira al percorso già intrapreso in Belgio. La Commissione è composta da due rappresentanti delle vittime, tre membri della società civile e due rappresentanti della Chiesa cattolica. Le vittime saranno ascoltate da un comitato di tre conciliatori che hanno il compito di verificare la veridicità dei fatti denunciati. La vittima non dovrà comunque portare prove ma dimostrare la veridicità del suo racconto e, soprattutto, avrà un’occasione per parlare della sua situazione attuale. La persona indicata come autore dell’abuso sarà poi confrontata sui fatti narrati. Al termine delle audizioni, il comitato e la vittima elaboreranno insieme una proposta di soluzione che verrà quindi esaminata dalla Commissione. La Conferenza episcopale svizzera – si legge sempre su cath.ch – ha messo a disposizione 500.000 franchi svizzeri per le ricompense finanziare. Ad annunciarlo è stato monsignor Charles Morerod, vescovo della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo. È una somma che potrà essere rivista se necessario e vuole essere un segno della volontà dei vescovi e delle Congregazioni religiose per riparare il male commesso. A questo proposito il vescovo Morerod ha detto: “Incontrando le vittime, ci si rende conto che la distanza temporale non annulla la sofferenza, anche dopo tanto tempo. È una sofferenza dovuta non soltanto dall’abuso subito ma anche alla negazione e al silenzio della gerarchia”. La Costituzione della Commissione Cecar si è realizzata in collaborazione con il gruppo Sapec (Sostegno alle persone abusate in una relazione con un’autorità religiosa) che nel 2010 lanciò la proposta d’istituire un luogo “neutro e indipendente” per trattare i casi con la diocesi. Nel 2102, monsignor Morerod ha accolto la proposta e ha avviato un processo che ha portato alla Commissione. Per ora l’iniziativa è istituita solo nella Svizzera francese ma – ha detto la presidente della Commissione Sylvie Perrinjaquet – l’esperienza si può replicare altrove.

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