Diocesi: card. Scola (Milano), “oratorio estivo è un fenomeno sociale e civico unico”

Gavirate (Varese): i ragazzi degli oratori cittadini ascoltano le parole del card. Scola

“Gesù non ha mezze misure, ti domanda tutto, chiede la vita, per renderla più bella”. L’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, nella visita all’oratorio estivo di Gavirate (Varese), dopo aver incontrato i ragazzi, si è rivolto agli educatori, a partire da alcuni brani del vangelo. “Dopo l’incontro con Gesù – ha affermato il porporato – i suoi discepoli hanno cambiato completamente vita, lo hanno seguito”. È questo, secondo Scola, che il Signore chiede anche ai giovani, che ha ringraziato per il servizio educativo svolto a favore dei più piccoli. “Non c’è un compito più grande – ha spiegato – di porsi al servizio della crescita dei ragazzi”. Quindi alcune “raccomandazioni”: “Terminate sempre la giornata con un’Ave Maria, perché la Madonna ci protegge. E cominciate la giornata successiva – ha detto il vescovo – con il segno più bello, il segno di croce, nel quale si concentra il cuore della vita e della fede. Perché esso rappresenta la Trinità e anche l’offerta di Gesù per noi”. Infine, parlando con i giornalisti presenti a Gavirate, il card. Scola, dopo aver richiamato i numeri degli oratori estivi diocesani di Milano, ha affermato: “L’oratorio estivo è un fenomeno sociale e civico unico”. Scola ha ricordato l’attenzione rivolta ai ragazzi, alle famiglie e ha parlato degli oratori come di un’occasione “per superare lo scollamento tra fede e vita e tra le generazioni”.

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