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Svezia: progetto ecumenico delle Chiese, formazione su questioni legate a migrazione e integrazione

Partirà il prossimo autunno il progetto “#Värme” (calore) che per tre anni vedrà le Chiese della Svezia impegnate in percorsi di formazione sulle questioni della migrazione e dell’integrazione. Lo annuncia il Consiglio cristiano di Svezia, che riferisce di aver ricevuto un contributo di 3,6 milioni di corone (356mila euro) da un fondo europeo con l’obiettivo di formare “almeno 800 nuove persone coinvolte nell’incontro con i richiedenti asilo in Svezia”, spiega Lasse Svensson, attuale presidente del Consiglio cristiano di Svezia. La formazione è rivolta a sacerdoti, pastori, diaconi e volontari che animano la vita delle comunità locali. In 20 città della Svezia saranno attivati seminari di due giorni, il primo dedicato a questioni giuridiche (regole del diritto d’asilo e del lavoro), il secondo a questioni psico-sociali. Due seminari pilota saranno sperimentati nel tardo autunno 2016, quindi saranno attivati a cadenza regolare. “Sulla base del grande numero di richiedenti asilo presenti in Svezia, che spesso entrano in contatto con le chiese locali durante il loro iter, i dipendenti e i volontari di molte comunità hanno espresso il desiderio di sviluppare una maggiore capacità di soddisfare al meglio le esigenze di queste persone”, spiega Björn Cedersjö, responsabile del gruppo di lavoro migrazioni presso il Consiglio cristiano che “con le sue 26 Chiese membra, vuole adottare un approccio globale per una iniziativa di formazione, con l’obiettivo di dare calore”.

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