Sud: Svimez, “nel 2015 si è arrestata la recessione ma persistente ed acuta è l’emergenza sociale”

“Il 2015 è stato il primo anno in cui al Sud si è arrestata la recessione, registrando una inversione di tendenza più marcata che nel resto del Paese”. Ma “nonostante i segnali positivi, l’occupazione resta assai lontana dai livelli pre-crisi”. Ad affermarlo è l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (Svimez) in una nota con cui rende pubblici alcuni dati delle Anticipazioni del Rapporto Svimez 2016, che sarà presentato il prossimo 28 luglio a Roma. Secondo le stime della Svimez, lo scorso anno, nel Sud Italia “il Pil dell’area è cresciuto dell’1% contro lo 0,7% del resto del Paese”. “La ripartenza del Mezzogiorno, dopo anni di fortissima caduta, è dovuta – prosegue la nota – ai settori dell’agricoltura (+7,3%), del turismo e al settore cruciale delle costruzioni (+1,1%)”. Secondo lo Svimez, “a trainare la dinamica economica è stata la significativa ripresa del mercato del lavoro (una crescita di 94 mila occupati, pari al +1,6%), in parte frutto di alcuni provvedimenti del Governo”. “Secondo le nostre valutazioni – affermano – l’effetto congiunto della decontribuzione sulle nuove assunzioni e degli sgravi fiscali (i cosiddetti 80 euro) ha contribuito alla crescita del Pil del Mezzogiorno per lo 0,2% (0,1% al Centro-Nord)”. Ma la disoccupazione rimane elevata e – sottolinea lo Svimez – “a ciò si accompagna un quadro di persistente ed acuta emergenza sociale, per fronteggiare il quale – sostengono – è urgente sia il varo di provvedimenti a sostegno dei redditi delle fasce deboli e povere della popolazione (più che raddoppiate nei sette anni di crisi) sia il rilancio degli investimenti pubblici nell’area”. Sarebbe una “leva per stimolare ed attrarre quelli privati, che si confermano tuttora come il principale elemento di fragilità del sistema economico italiano e meridionale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy