Balcani: Caritas italiana, 21 imprese sociali supportate dal progetto Elba. Al via domani conferenza in Kosovo

Il 22 e 23 giugno si tiene a Pristina, in Kosovo, la conferenza internazionale “Economia sociale: una prospettiva europea per lo sviluppo di territorio e comunità”, promossa da Caritas italiana all’interno del progetto “E.L.Ba. – Emergenza lavoro nei Balcani”. Il progetto “E.L.Ba.”, avviato nel marzo 2015, è una risposta alla crisi economica che ha colpito negli ultimi anni i Paesi del Sud Est Europa (a seguito del contagio della crisi iniziata nel 2007-2008 nell’eurozona), provocando gravi problemi economici e sociali, soprattutto tra le fasce più vulnerabili. È promosso da 7 Paesi della regione del Sud Est Europa – Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Albania e Grecia – insieme alle relative Chiese e Caritas nazionali, ed è finanziato da Caritas italiana e dalla Cei. In questi 15 mesi di lavoro il progetto E.L.Ba. ha proposto un ampio percorso formativo sull’economia sociale (composto di 4 training e 3 study visit) e l’apertura di 2 fondi: uno per il supporto economico alle imprese sociali esistenti, l’altro per il supporto economico alla nascita di nuove imprese sociali. Ad oggi sono 21 le imprese sociali supportate. Il progetto E.L.Ba., spiega Caritas italiana, “ha promosso l’economia sociale come risposta sostenibile ed equa agli squilibri creati dalla crisi economica”, per “favorire l’occupazione, la crescita inclusiva, il rispetto dell’ambiente e una più equa distribuzione della ricchezza”. Nei Paesi dell’eurozona, infatti, “sono state proprio le organizzazioni dell’economia sociale le imprese più resilienti alla crisi,  capaci cioè di mantenere il livello di occupazione”.  La conferenza di Pristina conclude la prima fase del progetto e dà il via alla seconda fase. Interverranno il vescovo del Kosovo mons. Dode Gjergji, il direttore di Caritas italiana don Francesco Soddu, il ministro kosovaro del lavoro e della previdenza sociale Arban Abrashi, gli economisti Luigino Bruni e Valerio Pellirossi.

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