Anziani: Acli Roma, formati 2000 nonne e nonni contro truffe e raggiri

(DIRE-SIR) – A seguito dell’allarme lanciato a livello nazionale in occasione della Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani, le Acli di Roma e provincia lanciano l’iniziativa ”Estate aperti per ferie” dedicata alla terza età nei mesi più difficili dell’anno: luglio e agosto. Dopo avere formato, durante l’ultimo periodo, oltre 2.000 anziani nella prevenzione alle truffe, i furti e gli abusi le Acli capitoline, insieme alla Fap di Roma, lanciano una nuova iniziativa per i nonni e le nonne di Roma. Infatti, a partire dal 4 luglio 2016, tutti giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30, presso la sede Acli di via Prospero Alpino a Roma (zona Garbatella) sarà possibile per le persone anziane usufruire gratuitamente di diversi servizi: dalla consulenza psicologia per la prevenzione e il contrasto degli abusi alla misurazione della pressione grazie alla presenza in sede di personale qualificato 3 volte a settimana fino ai corsi di alfabetizzazione informatica, cineforum, sala lettura e prestito di libri, spazio ludico ricreativo, giochi di società. Il tutto con aria condizionata e spazio ristoro. Per info www.acliroma.it oppure 06/57087028. L’attività delle Acli in questi mesi estivi sarà sostenuta anche da 8 ragazzi del servizio civile che si alterneranno nelle attività nella sede delle Acli, ma anche presso le case di riposo della Capitale – in particolare in due del I municipio – dove realizzeranno laboratori musicali e di manualità. In occasione del Giubileo straordinario dedicato alla misericordia i volontari Acli accompagneranno gli anziani alle porte sante delle basiliche di Roma. “Per combattere gli abusi sugli anziani- spiegano Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia e Antonio Pitzoi, segretario della Fap delle Acli di Roma- occorre prima di tutto sconfiggere la solitudine con la quale molti di loro si devono confrontare ogni giorno. Per questo abbiamo deciso di aprire le porte della nostra sede anche quest’estate per fare in modo non solo di offrire dei servizi, ma anche per dare loro un punto di riferimento dove incontrarsi e socializzare”. “Inoltre, condividere- aggiungono Borzì e Pitzoi – alcuni problemi legati agli abusi, ai raggiri e alle truffe li può aiutare ad essere pronti facendo in modo che si possa fare anche un efficace lavoro di prevenzione verso alcuni fenomeni che colpiscono sempre di più la terza età e che sono ormai un problema sociale e di sicurezza”. (www.dire.it)

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