Siria: Iacomini (Unicef Italia) sui 4 bambini uccisi al confine turco. “Gesto criminale come costringerli alla fuga. Basta”.

“4 bambini innocenti uccisi dall’esercito mentre tentavano di entrare in Turchia, in fuga da una guerra che dura da 5 anni, senza soluzione, basta così. E’ un atto che, se confermato, non ha precedenti, insopportabile”. Lo dichiara Andrea Iacomini portavoce dell’Unicef Italia. “Proprio alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato siamo costretti ad assistere all’ennesima oscenità. Chiunque spara a dei bambini che tentano di fuggire dal terrore è un criminale, come criminale è anche chi li costringe alla fuga dal loro Paese. Il mondo continua a tacere, l’Europa alza muri, la pace in Siria è lontana e nel frattempo le persone costrette a fuggire da questo paese sono 5,5 milioni, la cui metà sono proprio bambini che scappano da una guerra che non hanno certo voluto e che distrugge tutto, scuole, case, ospedali. Non si può rispondere con le armi alla disperazione” prosegue. Iacomini ricorda che in Siria “ci sono ancora 20 città sotto assedio e che proprio settimane fa tanto le organizzazioni umanitarie quanto Staffan de Mistura, inviato Onu per la Siria, avevano ammonito la comunità internazionale che l’esodo di siriani in fuga da Aleppo e altre città verso la Turchia avrebbe portato ad una nuova ondata migratoria, circa 400 mila persone, che avrebbero tentato di entrare all’interno del Paese che già ospita non senza problemi 2,5 milioni di siriani, più della metà dei quali sono come sempre bambini. In questi anni il popolo siriano ha subito di tutto in patria e fuori, ora vede anche morire i suoi figli innocenti in fuga dopo mesi di violenze, stragi, morti in mare”. “Quando finirà questo calvario?” chiede il portavoce Unicef. “L’Ue mi auguro chieda spiegazioni urgenti, è un grave precedente che terrorizza e non fa ben sperare per il futuro, la tensione è troppo alta. Chi aspira ad entrare in Europa non può macchiarsi di episodi del genere, va ribadito con forza in tutte le sedi” conclude Iacomini

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