Papa Francesco: Angelus, dare “risposta” a “vuoto” e “inquietudine”

“Chi è Gesù per la gente del nostro tempo?”. “Chi è Gesù per ciascuno di noi?”. Sono le due domande al centro dell’Angelus di ieri. Per il Papa, “siamo chiamati a fare della risposta di Pietro la nostra risposta, professando con gioia che Gesù è il Figlio di Dio, la Parola eterna del Padre che si è fatta uomo per redimere l’umanità, riversando su di essa l’abbondanza della misericordia divina”. “Il mondo ha più che mai bisogno di Cristo, della sua salvezza, del suo amore misericordioso”, ha ribadito Francesco. “Molte persone avvertono un vuoto attorno a sé e dentro di sé”, la sua analisi: “Altre vivono nell’inquietudine e nell’insicurezza a causa della precarietà e dei conflitti”. “Tutti abbiamo bisogno di risposte adeguate ai nostri interrogativi, ai nostri interrogativi concreti”, la tesi del Papa: “In Cristo, solo in Lui, è possibile trovare la pace vera e il compimento di ogni umana aspirazione. Gesù conosce il cuore dell’uomo come nessun’altro. Per questo lo può sanare, donandogli vita e consolazione”.

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