Giornata del rifugiato: Jagland (CdE), “proteggere minori migranti è obbligo giuridico”. Avviato monitoraggio europeo

(Strasburgo) “La protezione dei bambini è un dovere morale e un obbligo giuridico per tutti gli Stati europei. L’anno scorso, si stima che siano giunti da soli in Europa circa 300mila minori migranti e richiedenti asilo, molti dei quali non accompagnati. È indispensabile che le autorità nazionali adottino le misure necessarie per garantire a tali bambini una sistemazione sicura, protetta e adeguata, designando un tutore legale appropriato per ciascuno di loro e proteggendoli da ogni forma di abuso”. Per la Giornata mondiale del rifugiato, il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha invitato i governi europei ad assegnare “assoluta priorità” alla protezione dei minori migranti. A suo avviso i bambini rifugiati “corrono seri rischi di sfruttamento e abusi sessuali” e di finire nelle mani dei trafficanti di esseri umani, “aggravando i traumi che molti di loro hanno già subito”. “È difficile conoscere la reale portata del problema, che può rivelarsi peggiore di quanto si possa temere”: per sostenere gli Stati membri del CdE, “dobbiamo disporre di un quadro più preciso della situazione. Per questo stiamo avviando un monitoraggio urgente sull’azione condotta dai nostri Stati membri per proteggere dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali i minori colpiti dalla crisi dei rifugiati”. Tale monitoraggio riguarderà tutti i 41 Stati membri del Consiglio d’Europa che sono parti contraenti della Convenzione per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (Convenzione di Lanzarote). “Entro il 15 settembre 2016, è previsto che l’insieme di questi Stati presentino i dati riguardanti il numero di minori migranti e richiedenti asilo presenti sul loro territorio che sono stati o si ritiene che siano stati vittime di sfruttamento o di abusi sessuali; i dati indicheranno inoltre i provvedimenti adottati per evitare che i bambini subiscano sfruttamento o abusi sessuali e le misure prese per sostenere le vittime e tutelarle contro ulteriori abusi”. Il Comitato della Convenzione di Lanzarote prevede di pubblicare le sue conclusioni e le raccomandazioni rivolte agli Stati membri entro la fine di novembre.

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