Papa Francesco: a Villa Nazareth, le “grandi ingiustizie” sono un “peccato mortale”

Le “grandi ingiustizie” sono “un peccato mortale”. Rispondendo alla quarta domanda, ad opera di Maria Elena Tagliaboschi, 42 anni, di Anagni, il Papa ha usato toni netti a Villa Nazareth: “Il mondo economico è immorale”, anche se “ci sono eccezioni, c’è gente buona, c’è gente che cerca di cambiare questo”. “Ma l’atmosfera mondiale – la denuncia del Papa – è quella per cui l’uomo e la donna sono stati spostati dal centro dell’economia e lì c’è il dio denaro”. “Da queste ingiustizie vengono tante nuove povertà”; e questo per Francesco è “un peccato mortale”. I flussi migratori, ad esempio, “sono in gran parte flussi per la fame, perché il loro Paese è stato sfruttato e hanno fame. Tanti, invece, fuggono dalla guerra”. “È la fame che rende più solidi i traffici di armi”, la tesi del Papa: “Per fare arrivare aiuti umanitari a Paesi di guerra o di guerriglia, si trovano tante difficoltà, ma le armi arrivano sempre, non c’è dogana che le fermi. È l’affare che rende di più”. In sintesi, “siamo schiavi e vittime di un sistema economico che uccide”.

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