Giornalisti cattolici: Chirri (Ansa), “non deve interessarci l’immagine mediatica ma la forza del messaggio”

Giovanna Chirri, vaticanista dell’Ansa, al Meeting dei giornalisti cattolici in corso a Grottammare, ha parlato di comunicazione e informazione religiosa insieme al racconto dell’emozione provata il giorno in cui Benedetto XVI annunciò di voler rinunciare al Pontificato. “Il gesto – ha affermato – è stato un grande atto di coraggio”. La cronista ha proseguito parlando dei gesti di Papa Francesco dal suo insediamento: “La prima cosa che mi ha colpito la decisione del Papa di restare a Santa Marta. Altro gesto che mi ha fatto capire che stiamo vivendo una nuovo momento è stato il viaggio a Lampedusa. Fu il primo viaggio italiano senza incontri con le autorità organizzato dall’oggi al domani. Ho capito che cambiava tutto per la Chiesa italiana e per la Chiesa mondiale da altri piccoli passaggi: la veglia per la Siria e poi i tanti autorevoli appelli. Mi ha colpito molto quando in Corea e andato in un centro di disabili mentali. Mentre da noi in Italia le telecamere, in questi casi, vengono fermate, lì abbiamo visto tutto. Lì, come a Lampedusa, ho capito che si faceva sul serio. Ho capito che lo sguardo del Pontefice verso il malato gli veniva da dentro. Mi sono ricordata allora di quel Bergoglio che a Buenos Aires incontrava persone di tutte le religioni e di tutte le estrazioni sociali”. “Dare voce a chi non ha voce – ha concluso la giornalista -. Non deve interessarci tanto l’immagine mediatica ma la forza del messaggio. Forse, l’informazione dovrebbe tenere conto di questo”.

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