Migranti: Zagrebelski (giurista), “ciò che accade in Europa è fallimento del diritto”

“L’accoglienza è un diritto che spetta ai migranti forzati e un dovere per le istituzioni, non è una beneficenza. Quello che sta avvenendo in Europa è uno scandalo del diritto. C’è uno scollamento tra i nobili principi e la realtà, che dimostra il fallimento del diritto”. Sono le parole del presidente emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, pronunciate ieri sera a Roma durante il colloquio sulle migrazioni organizzato dal Centro Astalli alla Pontificia Università Gregoriana. “Perché in Europa – ha precisato – la Carta dei diritti in teoria vale per tutti, ma l’Europa è ancora una sommatoria di governi. E i governi, è triste dirlo, dimostrano i limiti della democrazia: il tema dell’accoglienza non porta voti ma li toglie. Questo spiega tante chiusure. Ma una democrazia senza una crescita culturale rischia di alimentare questa contraddizione”. “La modernità è stato il tempo in cui il mondo si è diviso in Stati separati da confini. Ma oggi siamo nella post modernità, che mette in discussione proprio questo mondo – ha osservato -. In un mondo saturo, in cui le occasioni di vita si cercano altrove, dobbiamo superare l’idea che il mondo si divida così. C’è bisogno di un mutamento della cultura, e spetta a ciascuno di noi”. Zagrebelsky ha accennato a una sua proposta fatta al sindaco di Torino, che però non è stata presa in considerazione: “Un censimento di tutte le famiglie che hanno la possibilità di ospitare a casa propria qualcuno che viene da fuori, ma senza improvvisare l’accoglienza, con l’accompagnamento delle istituzioni”. “Potremmo chiedere alle amministrazioni locali – ha proposto di nuovo – di fare un censimento delle energie spontanee sul territorio, per diffondere l’idea dell’accoglienza e farne una cultura”.

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