Giornalisti cattolici: Chieffi (Eni), “dobbiamo smettere di considerarci l’èlite culturale”

Al terzo Meeting nazionale dei giornalisti cattolici, “Pellegrini nel cyberspazio”, in corso a Grottammare, Daniele Chieffi, responsabile ufficio stampa dell’Eni, ha parlato di come fare comunicazione aziendale oggi e gestire un lavoro di informazione con criteri di soddisfazione dell’utente e della necessità di saper riconoscere chi sono gli interlocutori a cui la comunicazione si rivolge per interpretare il loro stesso bisogno informativo. “Noi tutti, comunicatori, giornalisti – ha affermato Chieffi – siamo costretti da un ecosistema in cui tutti interagiamo con tutti. Dobbiamo smettere di considerarci l’èlite culturale ma sempre più professionisti al servizio dei nostri interlocutori. Se noi andiamo in rete ci andiamo per risolvere una esigenza. Questa modalità di presenza ci impone di metterci molti di più al servizio perché l’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze dei nostri interlocutori. Questo ci pone di fronte ad uno scenario in cui ci dobbiamo rimettere in discussione molto di più di quanto abbiamo fatto in passato”. A chiudere Alessandro Chessa dell’Imt di Lucca, che ha aiutato a capire i big data e la mole di informazioni presenti in Rete. “I cellulari sono in grado di ‘geolocalizzarci’ in qualsiasi momento. Anche Facebook intercetta la nostra presenza sul territorio; ha traccia digitale precisa e puntuale su  come si spostano le persone nella città”. “Noi siamo la merce digitale del marketing”, ha aggiunto.

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