Papa Francesco: a itineranti, “seminare bellezza e allegria in un mondo a volte cupo”

“Anche questa è misericordia: seminare bellezza e allegria in un mondo a volte cupo e triste”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo oggi in udienza in Aula Paolo VI il “popolo” degli itineranti, in occasione del Giubileo dello spettacolo viaggiante, si è congratulato con le migliaia di presenti “perché, in questo Anno Santo, avete aperto i vostri spettacoli ai più bisognosi, ai poveri e ai senza tetto, ai carcerati, ai ragazzi disagiati”. “Grazie, grazie, grazie!”. “Lo spettacolo viaggiante e popolare – ha ricordato Francesco – è la forma più antica di intrattenimento; è alla portata di tutti e rivolto a tutti, piccoli e grandi, in particolare alle famiglie; diffonde la cultura dell’incontro e la socialità del divertimento”. “I vostri spazi di lavoro possono diventare luoghi di aggregazione e di fraternità”, la proposta del Papa, che ha incoraggiato i presenti “ad essere sempre più accoglienti verso i piccoli e i bisognosi; ad offrire parole e gesti di consolazione a chi è chiuso in se stesso”. “Voi potete far nascere il sorriso di un bambino e illuminare per un istante lo sguardo disperato di una persona sola, e, attraverso lo spettacolo e la festa, rendere gli uomini più vicini gli uni agli altri”, ha detto Francesco prendendo a prestito le parole di san Giovanni Paolo II. Poi ha scherzato: “Potete anche far spaventare il Papa se gli chiedete di accarezzare un animale”.

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