Papa Francesco: a convegno diocesano, “accompagnare” le coppie conviventi

Quella delle coppie che convivono “è una sfida, un lavoro: bisogna accompagnarli, fare maturare la fedeltà”. Ne è convinto il Papa, che rispondendo alle domande dei fedeli dopo il suo discorso di apertura del Convegno a S. Giovanni in Laterano ha fatto notare come spesso, nelle parrocchie, “la maggioranza” delle coppie che si preparano al matrimonio “preferiscono convivere”. Questo perché “ciò che domina, oggi, è la “cultura del provvisorio, dappertutto, anche nella vita sacerdotale e religiosa”, in base alla quale “la maggioranza dei matrimoni sacramentali sono nulli, perché in giovani dicono ‘per tutta la vita’, ma non sanno cosa significa”. “La crisi dei matrimoni – ha detto Francesco – è dovuta al fatto che non si sa cos’è il sacramento, qual è la bellezza del matrimonio cristiano: non si sa che è indissolubile, che dura per tutta la vita”. Di qui la necessità dell’attenzione alla preparazione al matrimonio. “A Buenos Aires – ha raccontato il Papa – ho proibito il matrimonio religioso quando viene un bambino: non sono liberi…Ci sono stati casi di coppie che, dopo due o tre anni, sono ritornate per sposarsi in chiesa, mamma, papà e bambino: sapevano bene quello che facevano”. “La preparazione al matrimonio – ha concluso Francesco – si deve fare con vicinanza e senza spaventarsi: lentamente, è un cammino di conversione”. Il Papa ha ricevuto un applauso, infine, quando ha detto che “non è facile diventare suocero o suocera: quando una donna sente dall’ecografo che è un maschietto – ha scherzato – da quel momento incomincia a studiare per diventare suocera”.

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