Diocesi: Venezia, sabato mons. Moraglia ordina quattro nuovi presbiteri

Quattro nuovi sacerdoti per la Chiesa di Venezia: sono don Alessio Sottana, don Davide Rioda, don Federico Bertotto e don Massimiliano Causin. Il patriarca Francesco Moraglia imporrà loro le mani durante il rito di ordinazione che avverrà all’interno della Messa solenne in programma la mattina di sabato 18 giugno, alle 10, nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia. Don Alessio Sottana, 40 anni, arriva dalla parrocchia mestrina di S. Maria Goretti; è laureato in informatica e, prima di entrare in Seminario, produceva software per computer. “Mi sono re-innamorato di Dio”, afferma. Don Davide Rioda è il più giovane con i suoi 27 anni. Diplomato al liceo classico, giunge dalla parrocchia mestrina di S. Giovanni Evangelista e in particolare dal Cammino neocatecumenale che è stato decisivo per la sua vocazione. Ha 32 anni don Federico Bertotto, originario anch’egli di Mestre, della parrocchia di S. Marco Evangelista. Laureato in giurisprudenza a Padova, ha definitivamente maturato negli anni dell’Università la decisione di entrare in Seminario. Don Massimiliano Causin ha 28 anni e arriva da Quarto d’Altino, parrocchia S. Michele Arcangelo; ha studiato al Turistico e conosce bene le lingue straniere. Fondamentali per la sua vocazione sono state tre figure di sacerdoti via via incontrati. I quattro sacerdoti novelli presiederanno poi, nella giornata di domenica 19 giugno, le loro “prime messe” nelle rispettive parrocchie d’origine: don Sottana alle 11 nella chiesa parrocchiale dei Ss. Gregorio Barbarigo e Maria Goretti di Mestre; don Rioda alle 10 nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Evangelista di Mestre; don Bertotto alle 10 nella chiesa parrocchiale di S. Marco Evangelista di Mestre; don Causin alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo di Quarto d’Altino. Tutti e quattro erano stati ordinati diaconi dal patriarca Moraglia nell’ottobre 2015 e poi, a gruppi di due, hanno completato la loro formazione al sacerdozio trascorrendo un paio di mesi nella missione diocesana di Ol Moran in Kenya, che ricordano in un’intervista al settimanale diocesano Gente Veneta.

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