Cultura: “Dialoghi”, nel numero in uscita dossier su “Diritto di parola e percorsi di sinodalità”

“Diritto di parola e percorsi di sinodalità” è il tema del dossier del numero in uscita di “Dialoghi”, rivista promossa dall’Azione cattolica italiana in collaborazione con l’Istituto “Vittorio Bachelet” e con l’Istituto “Paolo VI”. “Il bene della Chiesa – si legge nel dossier, curato da Giacomo Canobbio – non è garantito solo dalla gerarchia: la storia e la vita attuale della Chiesa lo attestano; infatti, senza la trasmissione della fede da parte di tanti genitori e catechisti, senza le opere di carità di tanti fedeli, anche l’opera dei ministri ordinati non riuscirebbe a permeare con il Vangelo il costume. Questo dato è in genere riconosciuto. Ma si fatica ad accettare che i fedeli tutti possano partecipare alle decisioni sulla vita ecclesiale”. Ad arricchire la riflessione i contributi di Piero Coda (“Sinodo è nome della Chiesa”), Simona Segoloni Ruta (“Prassi sinodali lungo la storia”), Rocco D’Ambrosio (“Governare e collaborare: la prassi di Francesco”), Giacomo Canobbio (“Chi ha diritto di parola nella Chiesa?”), Maurizio Aliotta (“La difficoltà dei laici a prendere la parola”), Raffaele Cananzi (“Ricadute sulla società civile dello stile sinodale”). Nell’editoriale del trimestrale (“L’Europa in bilico”), il direttore Piergiorgio Grassi affronta la difficoltà e l’incertezza dell’Europa di far fronte all’immigrazione e di “rilanciare il suo modello di creazione di lavoro, di integrazione e di sviluppo”. Nella rubrica “Primo piano”: “Il Giubileo alla maniera di Francesco” di Fabio Zavattaro. E ancora: il racconto di un Anno della Misericordia e “La riforma della Costituzione. Un focus sui contenuti” di Umberto Ronga. Per “Eventi e idee”: “Quale futuro per la stampa cattolica?” di Guido Mocellin e la recensione “La grande scommessa. Lo spettacolo della crisi” di Giancarlo Grossi.
Le recensioni dei libri sono curate da Emanuele Bordello (“Qui sont les cathos aujourd’hui? Sociologie d’un monde divisé” di Yann Raison Du Cleuziou), Carlo Cirotto (“Mente e cosmo. Perché la concezione neodarwiniana della natura è quasi certamente falsa” di Thomas Nagel), Giuseppe Notarstefano (“Una sola è la città. Argomenti per un rinnovato impegno politico dei credenti” di Ernesto Preziosi), Maria Grazia Vergari (“La fedeltà dell’aver cura. Essere famiglia oggi” di Giuseppina De Simone). A chiudere la rubrica “Profili”, da questo numero dedicata ad alcune eminenti figure del cattolicesimo italiano che hanno avuto un ruolo importante nella stesura della Carta costituzionale. Si inizia con Aldo Moro, raccontato da Nicola Antonetti.

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