Africa: Medici Cuamm, “ancora molta strada da percorrere affinché ogni bambino viva in modo dignitoso”

“Conflitti e crisi in Africa: proteggere i diritti di tutti i bambini” è il tema della Giornata mondiale del bambino africano: Medici con l’Africa Cuamm da sempre si impegna per garantire l’accesso alle cure di tutti, anche in zone difficili come il Sud Sudan, dove le tensioni hanno gravi ripercussioni proprio sui bambini, i più deboli tra i deboli. Medici con l’Africa Cuamm, infatti, non vuole rimanere indifferente di fronte al dolore e alla sofferenza di tanti bambini. Piccole vittime di conflitti e di violenze, innocenti colpiti dalle atrocità e dall’egoismo degli adulti, costretti a condizioni di vita misere e non degne di un essere umano. “Sono infiniti gli sguardi dei bambini che ho curato e che porto dentro – racconta Giorgio Pellis, chirurgo impegnato a Matany, in Uganda -. Da quelli che spaziano tra il terrore di essere di fronte ad un uomo di un colore diverso, con tanto di baffi e occhiali, come in una maschera, a quelli dei maschietti già più grandicelli, consci del loro ruolo incipiente di piccoli guerrieri, quasi sfrontati, che si sforzano di essere reattivi mentre sopportano il dolore fisico, a quello delle ragazzine che ammiccano con una femminilità che non è ancora condizionata dalla durezza dei costumi locali”. Nel dossier pubblicato per questa occasione si fa chiaramente riferimento anche al Sud Sudan, dove il Cuamm opera dal 2006 e ha dovuto affrontare situazioni difficili e complesse come gli scontri degli ultimi anni. Sono trascorsi 25 anni da quando l’Unione Africana ha istituito la prima Giornata mondiale del bambino africano, ma, per il Cuamm, “molta è la strada ancora da percorrere, perché ciascun bimbo in Africa e non solo possa semplicemente sorridere, ma vivere in modo dignitoso”.

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