Papa Francesco: al Pam, “la miseria ha un volto. Non possiamo ‘naturalizzare’ la fame di tante persone”

“La miseria ha un volto. Ha il volto di un bambino, di una famiglia, ha il volto di giovani e anziani. Ha il volto della mancanza di opportunità e di lavoro di tante persone, ha il volto delle migrazioni forzate, delle case abbandonate o distrutte. Non possiamo ‘naturalizzare’ la fame di tante persone”. Lo ha detto oggi Papa Francesco, durante la sua visita alla sede del Pam, Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp), in occasione dell’inaugurazione della sessione annuale 2016 della Giunta esecutiva. Il Papa è arrivato con quindici minuti di anticipo sul programma e si è fermato davanti al Muro della memoria, che ricorda i membri del Pam caduti in missione, deponendo due cestini di rose bianche, gialle e rosa. “L’eccesso di informazione di cui disponiamo genera gradualmente la ‘naturalizzazione’ della miseria”, ossia “diventiamo immuni alle tragedie degli altri e le consideriamo come qualcosa di ‘naturale'”, ha osservato Papa Francesco. “Sono così tante le immagini che ci raggiungono che noi vediamo il dolore, ma non lo tocchiamo, sentiamo il pianto, ma non lo consoliamo, vediamo la sete ma non la saziamo – ha affermato -. In questo modo, molte vite diventano parte di una notizia che in poco tempo sarà sostituita da un’altra. E, mentre cambiano le notizie, il dolore, la fame e la sete non cambiano, rimangono”.

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