Ordinariato militare: mons. Marcianò al corso di formazione dei cappellani, “la misericordia criterio interpretativo della vita militare”

“Abbiamo vissuto, nell’Anno Santo, il nostro Giubileo sacerdotale nella messa del Crisma, il Giubileo dei militari, l’apertura delle Porte Sante nelle missioni estere e nella casa di reclusione di Santa Maria Capua Vetere, le celebrazioni giubilari nelle diverse zone pastorali; infine, con alcuni di voi, abbiamo contemplato la misericordia condividendo la straordinaria esperienza del pellegrinaggio giubilare in Terra Santa…Quello che credo il Signore ci chieda, in questi giorni che vivremo insieme e insieme a San Francesco, è proprio di trasferire, tradurre la misericordia in linguaggio ordinario, cioè in ‘vita’, come fece lui”. Con queste parole monsignor Santo Marcianò ha aperto l’annuale corso di formazione dei Cappellani militari, sottolineando inoltre che proprio la misericordia “diventa anche il criterio interpretativo della vita militare”, di quei “gesti ricchi di misericordia che tanti dei nostri soldati compiono quotidianamente con senso del dovere e non poca oblatività”. L’Ordinario militare ha quindi esortato i sacerdoti ad avere “un cuore come quello di Francesco” perché “è con lui che il nostro corso ci chiede quest’anno di camminare” e, proprio per questo, “siamo ad Assisi, una terra che, grazie a questo Santo straordinario e straordinario uomo, diventa scuola di perdono e di pace, scuola di povertà e umiltà; non ultimo, scuola di fraternità, anche di concreta fraternità sacerdotale ed ecclesiale”.

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