Ucraina-Polonia: lettera di riconciliazione per il 73° anniversario dei massacri della Volinia

I vescovi polacchi considerano “un ulteriore importante passo sulla via della riconciliazione tra polacchi e ucraini” la lettera indirizzata ai primi di giugno “all’intera società polacca” e sottoscritta dall’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk, a capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, dal patriarca di Kiev della Chiesa ortodossa ucraina Filarete, da due ex presidenti e un gruppo di intellettuali ucraini. Il documento stilato nell’approssimarsi del anniversario dei massacri della Volinia perpetrati dall’esercito guerrigliero ucraino (Upa) tra il 1942 e il 1944 contro i polacchi, oltre alla richiesta di perdono contiene anche l’invito alla riconciliazione in quanto “finché le due nazioni vivranno, le ferite della storia rimarranno dolenti, ma entrambi i popoli vivranno solo se, nonostante le esperienze passate, impareranno a stare insieme da fratelli”. Monsignor Stanislaw Budzik, già segretario dell’episcopato polacco e metropolita di Lublino, incoraggia ad “accogliere con cuore aperto” il messaggio poiché entrambi i popoli “da cristiani” devono “seguire la via della riconciliazione e guardare al futuro soprattutto mentre l’Ucraina vive momenti difficili di una guerra nell’est del Paese e di una pesante crisi economica”. L’arcivescovo Eugeniusz Popowicz della Chiesa greco-cattolica in Polonia sottolinea che “la preghiera e la riconciliazione” siano l’unico modo “per parlare delle tragedie e dei crimini” del passato e che tale atteggiamento vada insegnato ai giovani “affinché le tragedie della storia non si ripetano più”.

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