Giornata comunicazioni sociali: mons. Viganò, “l’annuncio della misericordia come cartina al tornasole”

“Un’occasione unica” per riflettere sul meraviglioso rapporto tra Chiesa e comunicazione. Così monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, sottolinea al Sir l’importanza della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che la Chiesa celebra domani (8 maggio). Il tema, molto evocativo scelto dal Papa per questo anno giubilare, è “Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo”. L’appuntamento di quest’anno, ricorda Viganò, “è il 50ª in ordine temporale. Si tratta di una cifra tonda, che rimanda al Concilio Ecumenico Vaticano II e, in particolare, al Decreto sugli strumenti di comunicazione sociale Inter Mirifica (4 dicembre 1963), che al n. 18 ne dichiara l’istituzione. È l’unica Giornata mondiale, quindi, a essere stabilita dal Concilio. Cinquant’anni di storia, con sviluppi imprevedibili a livello sociale, politico, culturale, ma anche e soprattutto tecnologico. Eppure, tutto rimanda al Concilio: a quel ‘vero incontro – come ha detto Papa Francesco lo scorso 8 dicembre – tra la Chiesa e gli uomini del nostro tempo’”. Ecco perché, sottolinea il prefetto, “questa Giornata è un appuntamento vivo e fresco nel tempo. L’incontro tra la Chiesa e gli uomini avviene attraverso la comunicazione. Lo spirito missionario della Chiesa si concretizza comunicando la gioia del Vangelo, portando la misericordia e il perdono di Dio”. Allora l’augurio per domenica, conclude Viganò, è che “davvero l’annuncio della misericordia – e la mediazione di un’esperienza di misericordia – diventi la cartina al tornasole di tutti gli operatori dei media”.

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