Siria: Acs, al via raccolta fondi “Accendi una luce ad Aleppo”, per garantire l’elettricità alle famiglie cristiane

“Accendi una luce ad Aleppo”, è una raccolta fondi promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre per sostenere i cristiani che ancora vivono nella città siriana oramai ridotta in macerie e donare l’elettricità necessaria a sopravvivere. Prima dell’inizio della guerra nel 2011, in città vivevano oltre 150mila cristiani, ora ne sono rimasti circa 40mila. “Oggi – ha affermato monsignor Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo – abbiamo paura che Aleppo diventi una nuova Mosul”. Due ampere sono il quantitativo minimo per accendere appena due o tre lampadine e una radio o un televisore. La Fondazione si è impegnata a garantire tale quantitativo per almeno un anno a 624 famiglie cattoliche della città, per un totale di 140mila euro. A chiedere l’aiuto ad Acs è stato padre Ibrahim Alsabagh, frate francescano della Custodia di Terra Santa e parroco dal 2014 della chiesa di San Francesco d’Assisi ad Aleppo. “La maggior parte delle nostre famiglie vive al di sotto della soglia di povertà – ha scritto il religioso siriano– almeno così potremmo garantire una vita dignitosa ai cristiani che non hanno voluto abbandonare la Siria o non ne hanno avuto la possibilità per motivi economici”. Acs dall’inizio della crisi in Siria ha realizzato progetti a sostegno della popolazione locale per oltre 10 milioni e 400mila euro. “Una vita al buio è impossibile da immaginare, ma ad Aleppo è diventata realtà – afferma il direttore di Acs-Italia Alessandro Monteduro – ecco perché vi chiediamo di sostenere questo progetto. Perché, appunto, Aleppo non diventi una nuova Mosul”.

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