Religiose: suor Murray (Uisg), “possono servire a ogni livello della Chiesa, dai dicasteri vaticani ai più remoti angoli del mondo”

“Le religiose possono servire a ogni livello della Chiesa, dai dicasteri vaticani ai più remoti angoli del mondo. Le centinaia di migliaia di sorelle sono formate sia umanamente che spiritualmente e possono assumere posizioni di leadership nelle parrocchie, nelle diocesi e all’interno di strutture ecclesiastiche. Possiamo esercitare la nostra vocazione come avvocati di diritto canonico, teologhe, studiose di Sacre Scritture, consigliere e amministratrici”. Così suor Patricia Murray, segretaria esecutiva della Uisg, in un’intervista a pochi giorni dall’apertura della ventesima Assemblea plenaria dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) in programma a Roma dal 9 al 13 maggio. “Le religiose sono spesso assenti laddove vengono prese decisioni nella Chiesa – osserva suor Murray -, e questa assenza priva la Chiesa istituzionale di una certa saggezza ed esperienza, una prospettiva femminile che potrebbe aiutare ad arricchirla, promuovendone la rilevanza nel rispondere ai bisogni del mondo contemporaneo”. Dal Papa, conclude, ci aspettiamo “parole che ci interpellino nel testimoniare e vivere in maniera più radicale e profetica la nostra vocazione religiosa, attraverso la vita comunitaria e la vocazione apostolica. Il Papa, inoltre, potrebbe offrirci delle riflessioni sulla partecipazione delle religiose negli organi decisionali della Chiesa”.

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